Con il termine Finanza Agevolata si vogliono descrivere tutti gli strumenti, finanziari e fiscali, che il legislatore mette a disposizione delle imprese per favorire nuovi progetti di sviluppo e investimento.
Per favorire la crescita delle imprese la finanza agevolata si avvale di agevolazioni di diversa natura, che vanno da contributi a fondo perduto, a finanziamenti agevolati e interventi in conto garanzia, crediti di imposta e incentivi fiscali. Questi possono essere classificati secondo una prima distinzione tra contributi diretti nel caso si parli di contributi elargiti in denaro e contributi indiretti, quando cioè l’impresa ha la possibilità di sfruttare benefici fiscali per investimenti. Vediamo nel dettaglio le tipologie di strumenti più utilizzati:
- finanziamento agevolato: si tratta di un prestito alle imprese di durata variabile concesso a condizioni e tassi più convenienti rispetto a quelli proposti dal mercato.
- contributo a fondo perduto (o contributo in conto capitale): consiste nell’erogazione di una somma in denaro non soggetta a obbligo di restituzione.
- voucher: si tratta di un tipo di contributo a fondo perduto che prevede il rilascio di un buono volto a sovvenzionare determinate attività d’impresa.
- credito d’imposta (o bonus fiscale): è una forma di contributo a fondo perduto erogato sotto forma di credito d’imposta che il contribuente può vantare nei confronti delle casse dello Stato. Quando il credito d’imposta ha carattere di incentivo di spesa prende il nome di “bonus fiscale”.
- contributo in conto interessi: si tratta di una forma di contributo a fondo perduto che copre gli oneri finanziari sostenuti da un’impresa a fronte di uno specifico finanziamento.
- garanzia pubblica: strumento che sostituisce le tradizionali garanzie richieste per ottenere un finanziamento, volto a facilitare l’accesso al credito per le imprese che non dispongono di sufficienti garanzie o che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario. Tramite una fideiussione diretta, co-garanzia o riassicurazione da parte dello stato o dell’Unione Europea si ottiene una riduzione del rischio in capo all’ente finanziatore.
- contributo in conto garanzia: sovvenzione in denaro che copre i costi sostenuti dall’impresa per prestare determinate garanzie ad un ente finanziatore al fine di ottenere un finanziamento.
Anche se noi esperti del settore la conosciamo e trattiamo da anni, l’argomento della finanza agevolata è salito alla ribalta delle cronache a metà 2020, dopo le manovre del governo italiano che, per far fronte alla crisi economica causata dal Covid-19, ha pensato a misure chiave per incentivare lo sviluppo economico che hanno coinvolto praticamente tutto il paese: dai privati, ai liberi professionisti, alle aziende di tutte le dimensioni.
Alla luce di questo, anche se il modo in cui viene comunemente vista la finanza agevolata (con tutto il suo insieme di contributi a fondo perduto, e non) è una sorta di “bonus” per le aziende, dal punto di vista degli stati sovrani è uno strumento al servizio della politica industriale ed economica con cui, ogni nazione, può dirigere e indirizzare lo sviluppo del paese incentivando precise tipologie di aziende ed interi settori economici.
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